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Ascolteremo padri, madri, figli, fratelli e sorelle alle prese con il delicato processo di cambio di staffetta e proveremo a illustrare gli errori più comuni nella gestione familiare dell’albergo, per aiutare tutti gli attori coinvolti a far propri meccanismi virtuosi affinché l’impresa continui a vivere e a crescere.
Tempo fa scrissi che il nostro comparto alberghiero aveva bisogno di generare un viatico pro clientela - nazionale e internazionale - e che l’idea della tassa di soggiorno forse doveva essere sostituita dall’idea, ben più commerciale e propulsiva, del “premio di soggiorno”, ovvero una piccola cifra che l’albergatore avrebbe restituito al cliente per futuri soggiorni per lui o chi volesse lui. Insomma, un cash back al portatore.
Chi pratica il revenue management o, comunque, chi lo conosce sa bene che uno dei tanti lati positivi di questa disciplina è il miglioramento della distribuzione su base annuale della domanda.
E' possibile unire le forze, e anzi è una cosa che auspichiamo con tutto il cuore. Le reti nascono proprio per questo scopo, con il compito di aumentare la consapevolezza territoriale e non solo.
Mi rivolgo a tutti, ma in particolare d’ora in avanti ai gestori di stabilimenti balneari e parking. Quale è Il primo step per proiettarsi nella revenue economy?
A un anno dall’inizio della pandemia, il mondo del turismo fa i primi bilanci. Come sappiamo, per il settore hospitality è stata la crisi più grave di sempre, che ha colpito soprattutto le città e i loro hotel. Le ragioni sono note: restrizioni ai viaggi internazionali, riduzione dei voli, cancellazione di eventi, ecc.
Da sempre ritengo che un uomo saggio debba avere un piede nel passato, l’altro nel presente e lo sguardo verso il futuro, poiché è solamente così che si riesce ad avere quella visione d’insieme che ci permette di vivere e lavorare nel modo migliore per noi.
Nel 1993 frequentavo con Carla, mia moglie, il corso avanzato di spagnolo all’Università Internazionale di Salamanca dove rimanemmo per 3 mesi...