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Quando parliamo di Booking Engine parliamo anche di esperienze di viaggio facilitate per gli utenti e di vita operativa più semplice per gli addetti al settore. Ma cosa cerca oggi un albergatore quando sceglie un booking engine per la propria struttura ricettiva?
Stiamo tutti, volenti o no, andando verso un futuro in cui la fantascienza sarà sempre più reale e quotidiana. Ci sono ambiti della nostra esistenza però, in cui continuerà a essere importante mantenere l'elemento umano. Il turismo è senza dubbio uno di questi.
Strutturando nel modo corretto un buon Revenue Management si potrebbe fare serenamente a meno (salvo casi eccezionali) delle restrizioni, ma siccome le fanno tutti, si dà per scontato che sia giusto farle. E questo, è un problema più serio delle restrizioni stesse.
Le cancellazioni fanno parte del gioco esattamente tanto quanto le prenotazioni, come queste ultime sono sempre esistite e sempre esisteranno. Come possiamo fare, allora, se non ad arginare, per lo meno a proteggerci dal fenomeno delle cancellazioni selvagge?
Oggi? Non servono più la memoria, l'esperienza o la competenza, c'è sempre un’App pronta per sopperire alle nostre mancanze. Tutti siamo capaci di giocare in borsa quanto a poker e tutti siamo revenue manager. Ma è davvero così?
Certo sarebbe bello vivere senza tempo...per un po'. Ma se tutti gli orologi del pianeta si rompessero nello stesso istante? Che cosa accadrebbe in tutte le strutture ricettive del mondo? Provate a immaginare...
É sempre più raro, di questi tempi, avere l’opportunità di ascoltare una voce fuori dal coro. Rallegriamoci, quindi, leggendo il documento di chiusura d’anno che dai corridoi di una scuola di Settimo Milanese ha cominciato a circolare sul web.
Purtroppo si sa, le notizie si muovono velocissime, quasi quanto il vento caldo di questa estate, che ci ha fatto aspettare non poco prima di mostrarsi. Immersi fino al collo di fine Maggio nelle piogge, siamo usciti dalla pozza d’acqua per trovarci nel torrido clima estivo. Mangiandoci in un solo boccone quella mezza stagione che, come recita l’ormai antico adagio, davvero sembra non esistere più.