Futuro di successo per le Destinazioni Turistiche: la “ricetta” di Franco Grasso è semplice e lampante, e può risolvere una questione annosa, ovvero quella di creare appeal turistico in un determinato territorio.
La facilità della ricetta proposta dal più importante esperto di revenue management in Europa, potrebbe sembrare sorprendente, ma è basata su principi economici e gestionali solidi che hanno dimostrato la loro efficacia in vari contesti.
Nel mondo del turismo, il concetto di “destination management” è spesso oggetto di discussioni complesse e articolate.
Discussioni che puntualmente creano confusione, soprattutto quando si tratta di identificare i responsabili dei successi o dei fallimenti di una destinazione turistica.
La politica e le istituzioni sono additate come i principali colpevoli quando una destinazione non raggiunge il successo sperato.
“Non si creano eventi”, “dovremmo migliorare le infrastrutture” “dovremmo creare delle attrazioni”: sono queste le critiche più comuni mosse alle istituzioni.
Sono di certo aspetti importanti (e auspicabili), ma la realtà è spesso diversa.
Creare una destinazione turistica di successo è un compito che può essere semplificato e reso estremamente efficace grazie all’azione diretta degli albergatori stessi.
La creazione e il miglioramento di una destinazione turistica possono essere ottenuti attraverso due semplici passi, basati su strategie di revenue management consolidate e sperimentate:
- applicare le migliori tecniche di revenue management a ogni singolo albergo
Il primo passo consiste nell’applicare il revenue management per ciascun albergo. Tecniche, strategie e tecnologie che includono la gestione delle tariffe, l’ottimizzazione delle prenotazioni e la previsione della domanda. Attraverso il revenue gli albergatori possono massimizzare i loro profitti e migliorare l’efficienza operativa;
- moltiplicare questo approccio su tutti gli alberghi di uno stesso territorio
Il secondo passo è estendere il revenue alla maggior parte, se non a tutti, gli alberghi di una determinata zona turistica. Quando un’intera comunità di albergatori adotta strategie di revenue management, si crea un effetto sinergico che amplifica i benefici per l’intera destinazione.
Gli effetti positivi del revenue management

L’adozione diffusa delle tecniche di revenue management porta a una serie di effetti positivi che vanno oltre il semplice aumento dei profitti.
Quando, ad esempio, gli albergatori collaborano e condividono informazioni, si sviluppa un ambiente di cooperazione che favorisce il successo collettivo.
L’esempio più potente da raccontare è sicuramente la creazione delle nostre UTR (Unità Territoriali Revenue), prima tra tutte quella di Grado in Rete, associazione libera di imprenditori turistici che da circa un decennio opera in Friuli Venezia Giulia con grande successo di risultati in termini di business, e che ha acquisito autorevolezza e prestigio nei confronti delle istituzioni locali.
E proprio seduti ai tavoli tecnici, gli imprenditori hanno ottenuto che la tassa di soggiorno fosse reinvestita in iniziative di promozione del territorio.
La collaborazione può portare anche – per citare altri esempi – alla creazione di pacchetti turistici integrati e promozioni congiunte, migliorando l’attrattiva complessiva della destinazione.
Un altro fattore da non sottovalutare è il rafforzamento delle relazioni con le istituzioni.
Un settore alberghiero prospero e coeso ha una maggiore capacità di dialogare con le istituzioni locali.
E quando il dialogo è disteso, può portare a miglioramenti infrastrutturali e allo sviluppo di eventi e attrazioni, creando un ecosistema turistico più robusto e competitivo.
Di certo un anello di congiunzione fondamentale tra il mondo istituzionale e il mondo del lavoro è la figura del destination manager.
Nasce ASSIDEMA
Non è un caso che proprio nei giorni scorsi sia nata ASSIDEMA, un’importante associazione che si impegna a diventare un punto di riferimento in Italia per la formazione di nuovi Destination Manager.
Una categoria di professionisti più avanzati, esperti, innovativi e connessi, capaci di operare con efficacia sia nel settore pubblico che privato, contribuendo significativamente alla crescita e alla promozione delle destinazioni turistiche italiane grazie alla capacità di soddisfare tutte le necessità.
A far parte di ASSIDEMA siamo stati invitati anche noi: tra i 10 soci fondatori dell’associazione, il cui presidente è Claudio Dall’Accio, c’è Emiliano Viola, direttore operativo della Franco Grasso.
Una testimonianza questa, di quanto l’applicazione del revenue sia diventata una condizione imprescindibile per determinare il successo di un territorio.
La nostra presenza è stata fortemente voluta per approfondire i benefici delle UTR e per replicare questi progetti in altri territori che, ad oggi, hanno adottato strategie tradizionali di destination management
Perché funziona

Il revenue management applicato su scala collettiva genera un circolo virtuoso di cui beneficia l’intera destinazione. I successi individuali degli albergatori si traducono in un successo collettivo, che a sua volta attira più turisti e investimenti.
Abbiamo prove concrete, con le numerose UTR che seguiamo in tutta la nazione, che gli alberghi di uno stesso territorio possono anche non farsi concorrenza e scegliere la via del revenue (ben fatto): lo abbiamo visto con i nostri occhi (e con i nostri numeri) che attirano molti più clienti.
Questo ciclo positivo rafforza l’economia locale e migliora la reputazione della destinazione.
Attualmente le UTR sono già più di 10 in tutta Italia, con risultati straordinari di massimizzazione delle vendite per i privati e di enorme indotto per la destinazione
Creare o migliorare una destinazione turistica non richiede necessariamente grandi investimenti o complessi interventi istituzionali.
La chiave del successo è nelle mani degli albergatori e nella loro capacità di adottare e diffondere pratiche efficaci di revenue management.