La semplificazione di problemi, se non è associata a superficialità e incompetenza, è un fantastico esercizio a cui personalmente mi sottopongo da molti anni.
Questo “esercizio” mi ha insegnato che quando i problemi sono molti e apparentemente scollati tra loro, bisogna essere lucidi per individuare una soluzione sola che poi aiuterà il tutto.
E allora cosa dobbiamo fare per trovare una soluzione al problema del turismo in Italia?
Parlare di turismo in Italia è un po’ come parlare della nostra cucina: tutti sanno che è fantastica, ma quando si tratta di organizzarsi bene e renderla ancora più straordinaria, spesso ci perdiamo nei dettagli.
Ecco, il turismo italiano è proprio così: ha un potenziale infinito, eppure ci sono ancora tanti problemi che lo frenano.
Però, con un pizzico di visione strategica e gli strumenti giusti, possiamo fare davvero la differenza.
Partiamo dai problemi. Li conosciamo tutti: gli albergatori hanno bisogno di aumentare le entrate, spesso il rapporto qualità/prezzo non convince, e non è facile trovare personale motivato e preparato.
Poi ci sono le spese inutili che pesano, la poca tecnologia nelle strutture, e la difficoltà di attrarre più clienti, soprattutto dall’estero.
Senza dimenticare il “nero” che ancora resiste e la tendenza a farsi la guerra tra strutture invece di collaborare.
E quindi? Come possiamo mettere tutto questo a posto?
Serve una soluzione semplice, pratica e, soprattutto, efficace.
Per fortuna, una soluzione c’è, ed è il revenue management.

Ora, lo so che magari questo termine suona un po’ tecnico e lontano, ma aspettate: lasciate che ve lo spieghi in modo semplice.
Il revenue management è come quella ricetta segreta che ti permette di ottenere il massimo da quello che hai, senza sprechi.
È un approccio intelligente che ti aiuta a vendere le camere giuste, ai clienti giusti, al momento giusto e al prezzo giusto.
È come trovare il perfetto equilibrio tra domanda e offerta, proprio come quando metti la quantità esatta di sale in una pasta.
E perché funziona così bene?
Perché, invece di affidarsi al caso o all’intuito, si basa sui dati e sulle strategie.
Grazie al revenue management, potete capire esattamente cosa vogliono i vostri clienti, quali prezzi sono più appetibili e come ottimizzare i vostri guadagni in ogni stagione, anche in quelle più complicate.
Non è magia, è semplicemente intelligenza applicata al turismo.
Per esempio, pensate alla bassa stagione.
Quanti albergatori si trovano a tagliare i prezzi all’ultimo minuto sperando di riempire qualche stanza?
Con il revenue management, questo non serve.
Sapete già in anticipo quali strategie adottare per attirare clienti senza svendervi.
E questo non solo aumenta i guadagni, ma migliora anche l’esperienza dei vostri ospiti.
Ma il bello del revenue management è che non si limita a far guadagnare di più chi lo applica.
Ha un effetto positivo su tutto il territorio.
Quando un albergo funziona bene, porta più turisti, che poi spendono nei ristoranti, nei negozi, nei musei e così via.
È un circolo virtuoso che crea benefici per tutti.
E qui arriva un altro punto importante: la tecnologia.

Lo so, tanti albergatori italiani la vedono ancora come un costo o un fastidio, ma la verità è che è la vostra migliore alleata.
Senza strumenti tecnologici, è impossibile fare revenue management come si deve.
Avete bisogno di dati aggiornati, di analisi in tempo reale, di sistemi che vi aiutino a gestire tutto in modo semplice e veloce.
Insomma, la tecnologia non è un nemico, è quel partner che vi fa risparmiare tempo e fatica, e vi permette di concentrarvi su ciò che conta davvero: far vivere un’esperienza memorabile ai vostri ospiti.
Poi c’è la questione della collaborazione.
In Italia, spesso gli albergatori vedono i colleghi come rivali da battere. Ma vi siete mai fermati a pensare quanto sarebbe più facile lavorare insieme?
Fare squadra con altre strutture, promuovere il territorio in modo unito… Tutto questo porta più risultati di mille strategie individuali.
Il turismo non è una corsa a chi arriva primo, è un lavoro di squadra.

Parlando di esperienza personale, posso dirvi che questa non è solo una teoria. La nostra azienda segue circa 400 alberghi e, in 20 anni (eh sì, proprio quest’anno festeggiamo i 20 della Franco Grasso), abbiamo lavorato con milgiaia strutture, sia in Italia che all’estero.
E vi assicuro che il revenue management non è mai stato un investimento di cui qualcuno si sia pentito.
È un metodo che porta risultati concreti, tangibili e verificabili.
Non sono solo parole, ma numeri che parlano chiaro.
Vi confesso che scrivere queste righe non è stato semplice.
Non volevo che sembrassero un “spot” o una pubblicità.
Però, in un momento così delicato per il turismo italiano, sento il dovere di essere onesto.
Il revenue management è una delle poche soluzioni che davvero possono fare la differenza, non solo per superare le difficoltà attuali, ma per costruire un futuro più solido e prospero per tutto il settore.
Quindi, il mio consiglio è semplice: date una chance al revenue management.
È un approccio che migliora tutto, dalle vostre entrate alla soddisfazione dei clienti, fino alla qualità della vita del vostro staff.
In fondo, il turismo è questo: regalare emozioni, creare ricordi, e far sentire ogni ospite speciale.
Con un po’ di strategia e organizzazione, possiamo farlo tutti, meglio e con meno stress.
Con un sorriso e tanta voglia di far crescere il turismo italiano!
Franco Grasso